fbpx

In questi ultimi mesi stiamo assistendo ad una accelerazione del fenomeno della “fluidità” che, nata o messa in luce dal sistema moda, sta penetrando e colonizzando interi comparti della nostra vita sociale, politica e culturale.

Gli sconfinamenti tra il maschile e il femminile

Nella moda gli sconfinamenti tra i sessi sono antichi ma, possiamo considerare che abbiano preso una forma “sicura” all’inizio del secolo scorso, con l’arrivo di creatori del calibro di Coco Chanel che introduce elementi del guardaroba maschile in quello femminile come il pantalone, il jersey (che era utilizzato dai pescatori normanni per i loro abiti da lavoro) e il taglio di capelli alla garçonne. Nel corso della storia moderna del costume ci saranno molti altri creatori che apporteranno il loro contributo allo scardinamento degli archetipi del maschile e femminile fino ad arrivare ai nostri giorni, dove questa frontiera è stata quasi del tutto abbattuta.

L'innovatore Harris Reed

Tra i più interessanti e significativi “creatori” dell’ultima generazione citiamo Harris Reed (vedi la sua ultima straordinaria sfilata del 18 febbraio 2021 a Londra), che in sole due collezioni è assorto a legittimo rappresentante della fluidità nella moda. Questo fenomeno, che attraversa come abbiamo già ricordato aspetti della nostra vita sociale, politica e culturale, è stato illustrato in modo brillante dalla copertina e dal dossier moda di Vogue America nel numero di dicembre 2020 che ritrae Harry Style, un cantante pop inglese amato da milioni di giovani in tutto il mondo, con indosso creazioni di Harris Reed.

In questa serie fotografica di più pagine, Harry Style indossa, oltre che le proposte di H. Reed, un mix di abiti di foggia maschile e femminile di creatori e designer che il giornale considera tra i più rappresentativi e interessanti del momento e che descrive (la serie) la potenza trasversale del fenomeno della fluidità di genere e non solo, che sta cambiando il mondo occidentale.

Aldilà dell’evento di utilizzare un uomo per la prima volta in copertina di questo potentissimo giornale che è stato, fin dalla sua prima edizione, la bibbia delle tendenze e della moda femminile, la portata dei messaggi che questo servizio sottende sono enormi: libertà di essere quello che profondamente si è, senza più lasciarsi intimidire da regole, imposizioni e costrizioni sociali, politiche e sessuali. Libertà di essere e rappresentarsi, affermando la propria fluidità di genere, fino ad arrivare alla libertà di correggere eventuali “errori della natura”.

0